Pandanews

Salvi gli orsi Jj4 e Mj5

Soddisfazione per la sentenza del Consiglio di Stato, che sospende le ordinanze di abbattimento degli orsi: l’orso è “bene giuridico oggi protetto dalla Costituzione”

Basta con politiche gestionali demagogiche e inizi a lavorare seriamente per una coesistenza reale tra uomo e orso

Il WWF esprime soddisfazione per la sentenza odierna del Consiglio di Stato, che sospende le ordinanze di abbattimento degli orsi JJ4 (rinchiusa nella struttura del Casteller) e MJ5 (ancora libero in natura) emesse nei mesi scorsi dalla Provincia Autonoma di Trento (PAT), e soprattutto che conferma come la gestione degli orsi in Trentino non tenga conto dei principi costituzionali e di proporzionalità. La sentenza ribadisce infatti che l’orso è “bene giuridico oggi protetto dalla Costituzione”.

La sentenza si esprime nel merito della legittimità e della sproporzionalità delle ordinanze della PAT, colpevole di aver cavalcato l’allarme sociale diffuso dopo il drammatico evento della morte di Andrea Papi nell’aprile scorso. Il Consiglio di Stato, pur confermando la legittimità della rimozione di JJ4 dal contesto naturale per ovvi motivi di sicurezza pubblica, sottolinea come le ordinanze siano state emesse con poca logica e senza aver valutato la possibilità di misure intermedie idonee a salvaguardare l’incolumità pubblica senza sacrificare la vita dell’animale. Il provvedimento che dispone l’abbattimento appare dunque sproporzionato e non coerente con le normative nazionali e internazionali.

Il WWF concorda con la sentenza odierna, che sottolinea come l’abbattimento è da prendere in considerazione solo a condizione che non esista altra soluzione valida meno cruenta, e si augura che dopo la sentenza per l’orsa JJ4 venga trovata una soluzione che garantisca davvero il benessere psico-fisico dell’animale.

La questione della gestione dell’orso in Trentino (e nelle Alpi centro-orientali) è estremamente complessa e richiede un approccio scientifico e socio-culturale che fino ad oggi è su alcuni aspetti mancato.  La sentenza odierna del Consiglio di Stato conferma quanto il WWF sottolinea da ormai alcuni anni: le reazioni politiche demagogiche sono controproducenti e non aiutano a raggiungere una coesistenza reale tra uomo e orso sulle Alpi.

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