Pandanews

Sotto il Pirellone in difesa della biodiversità

Gli attivisti hanno voluto ribadire la necessità di salvaguardare gli animali selvatici che sono un bene comune, nonché patrimonio indisponibile dello Stato

No a provvedimenti illegittimi per favorire i cacciatori


Si è tenuto questa mattina il presidio delle Associazioni ambientaliste e animaliste lombarde in difesa della fauna selvatica. Mentre consiglieri regionali neoletti annunciano pubblicamente il proposito di presentare provvedimenti legislativi illegittimi (caccia in deroga, riapertura degli impianti con reti da uccellagione, sanatoria dei richiami vivi illegalmente detenuti), gli attivisti hanno voluto ribadire la necessità di salvaguardare gli animali selvatici che sono un bene comune, nonché patrimonio indisponibile dello Stato.
Le recenti elezioni amministrative hanno ancora una volta dimostrato come i cacciatori, una minoranza della popolazione (0,5 % dei cittadini lombardi), continuino a condizionare assurdamente la politica regionale.
Non solo atti illegittimi, ma si vorrebbero anche fermare le attività antibracconaggio poste in essere dai Carabinieri Forestali nel black-spot delle valli bresciane e bergamasche, dove ogni autunno avviene un proprio e vero massacro di uccelli migratori.

Italia inadempiente sulla “Direttiva Uccelli”

Le associazioni ribadiscono la necessità di legiferare nei limiti concessi dalla Legge quadro nazionale e dalle Direttive europee. Sull’Italia pende una procedura d’infrazione per violazione della Direttiva uccelli, sospesa solo grazie alle azioni messe in campo dai precedenti Governi, in primis il Piano Nazionale antibracconaggio e la chiusura della caccia in deroga ai piccoli uccelli protetti e l’uso delle reti per catturare i migratori.
Se nel futuro si abbassasse la guardia nel contrasto del bracconaggio o si riaprisse la caccia in deroga, scatterebbe automaticamente la riapertura della Procedura d’Infrazione europea. Nei prossimi mesi verrà presentato il nuovo Calendario venatorio regionale che non può dimenticare di occuparsi della tutela di specie in stato di declino e minacciate come allodola, pavoncella, tortora selvatica, moretta e moriglione. Le pressioni del mondo venatorio tuttavia potrebbero portare all’ennesimo regalo per le doppiette.
Una Regione, che si è sempre disinteressata della tutela della fauna, ha anche il dovere di approvare il Piano Faunistico (che dal 1993 non è mai redatto, nonostante gli obblighi di Legge), e tutelare i valichi di migrazione.

Hanno partecipato al presidio i neoeletti consiglieri regionali Luca Paladini – Patto Civico, Onorio Rosati – Alleanza Verdi e Sinistra, Paola Pollini e Paola Pizzighini – Movimento 5stelle; Francesco Fortinguerra di Europa Verde, Carlo Monguzzi consigliere del Comune di Milano per Europa Verde.
Le Associazioni: Associazione Vittime Caccia – CABS – Circoli LEGAMBIENTE Brescia – ENPA – EBN Italia – GAIA – GOL – Gruppo Intervento Giuridico – LAC – LAV – LEAL – LEIDAA – LIPU – OIPA – PRO NATURA Lombardia – WWF Lombardia

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