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A Bari pulizia dei fondali e raccolta rifiuti

Si è svolta sabato 30 aprile a Bari una giornata straordinaria dedicata alla pulizia dei fondali dell'area del Porto Vecchio

WWF Levante Adriatico aderisce all’iniziativa e libera due tartarughe marine

Sabato 30 aprile a Bari si è svolta la pulizia dello specchio d’acqua del porto vecchio e delle aree a terra. L’iniziativa è a cura della Direzione marittima della Puglia Basilicata Jonica, Capitaneria di porto di Bari in collaborazione con Comune, Amiu Puglia, Bari Multiservizi e Arpa Puglia, con il coinvolgimento di sub, associazioni e circoli locali. Anche il WWF partecipa all’iniziativa inserendola nella campagna nazionale GenerAzione Mare e liberando due tartarughe marine Caretta caretta curate nel Centro di recupero WWF di Molfetta.

La tartaruga marina liberata al largo di Bari dal WWF Molfetta

La giornata dedicata alla rimozione di rifiuti di plastica sarà sabato 30 aprile dalle 7 alle 14 e riguarderà i tratti del porto vecchio di Bari compresi tra il Molo S. Antonio, il Teatro Margherita e il Molo S. Nicola fino alle acque antistanti Largo Luigi Giannella.

Molte le associazioni e circoli locali che hanno preso parte a questa giornata speciale: WWF Levante adriatico, associazione AMI, associazione D.I.RE., Circolo della Vela Bari, Circolo Canottieri Bari, Legambiente Bari, Legambiente Polignano, a.s.d. La scuola del mare Monopoli, Centro Sub Corato, Circolo Legambiente Hippocampus Polignano, Gruppo apneisti pesca apnea Bari, associazione Retake Bari, Club diving Delfino, Dive Log Tech & Poseidon technologies Bari, Club sommozzatori Bari, associazione I Custodi della Bellezza, associazione Fare verde Bari, coop. Fra gli addetti alla pesca, il Centro recupero tartarughe marine WWF di Molfetta.
Già da domani i sub della capitaneria perlustreranno i fondali per individuare i rifiuti più ingombranti. E’ stata una vera giornata di festa, nata con l’intento di rendere quel tratto di mare più pulito soprattutto in previsione della festa patronale di San Nicola e per sensibilizzare baresi e non al rispetto del nostro mare.
I sub si sono immersi in tre punti del porto vecchio per portare in superficie rifiuti di ogni tipo. I Circoli della vela e Barion hanno messo a disposizione le loro imbarcazioni per portare a riva quanto raccolto sui fondali più bassi, mentre i volontari delle associazioni hanno curato la differenziazione dei rifiuti. Dal canto suo Arpa Puglia ha messo a disposizione un Row, un drone sottomarino, per videoispezionare in remoto i fondali e fare rilievi batimetrici relativi all’area portuale interessata dalla pulizia straordinaria, oltre ai propri operatori, tecnici e subacquei, del Centro Regionale Mare, che monitora costantemente le condizioni delle acque marine.


Plastica killer dei mari
La raccolta di rifiuti nelle acque antistanti il Porto vecchio di Bari ha porterà in superficie soprattutto oggetti in plastica, veri killer degli ecosistemi marini messi a serio rischio sopravvivenza dalla loro presenza a in mare. Ogni anno finiscono, solo nelle acque del Mediterraneo fino a mezzo milione di tonnellate di rifiuti e si stima che la produzione di rifiuti in plastica potrebbe quadruplicare entro il 2050. Dannosissima è la presenza delle microplastiche (1,9 milioni di8 frammenti in un mq) e delle reti fantasma (residui di reti da pesca che giacciono invisibili sui fondali). Il 90% dei danni provocati da rifiuti in mare è ascrivibile alla plastica.
WWF e il mare pugliese

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