WWF Sardegna

L’associazione è presente nell’isola sin dagli anni 70 del secolo scorso attuando progetti di conservazione della specie minacciate di estinzione come il grifone. Negli anni Ottanta ha istituito l’oasi di Monte Arcosu, contribuendo in maniera determinante a salvare dall’estinzione il cervo sardo.

L’associazione è presente nell’isola sin dagli anni 70 del secolo scorso attuando progetti di conservazione della specie minacciate di estinzione come il grifone. Negli anni Ottanta ha istituito l’oasi di Monte Arcosu, contribuendo in maniera determinante a salvare dall’estinzione il cervo sardo.

Nel corso del tempo l’associazione si è battuta, e si batte, per la salvaguardia della biodiversità della regione. In particolare ha promosso e sostenuto l’istituzione di parchi e riserve marine. Un campo di particolare attenzione è la pianificazione urbanistica mirata alla tutela delle coste.

Numerose sono le attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla tutela del mare e campagne recenti vedono l’associazione mobilitata contro i cosiddetti “furti di sabbia”. 

Un’altra campagna rilevante per l’associazione è quella sulle energie rinnovabili. In questo ambito è stata realizzata un’alleanza e un sito internet dedicato (sardegnarinnovabile.org) per la Sardegna Rinnovabile che promuove informazioni e esperienze virtuose già in atto per alla produzione di energia senza emissioni di CO2 e l’uscita dell’isola dall’uso delle fonti fossili

Infine, sarà presto operativo il centro di educazione ambientale dedicato al mare di Santa Teresa Gallura.

Il Wwf anche in Sardegna è protagonista della tutela dell’ambiente naturale attraverso il sistema delle oasi. Oltre all’Oasi di Monte Arcosu, in Sardegna, sono presenti oltre due oasi: l’Oasi della Steppe sarde che si trova all’interno del sito di importanza comunitaria (Sic) del Comune di Mores nel Sassarese. L’area, di 8 ettari, presenta l’habitat naturale della gallina prataiola. Sono presenti nell’oasi anche sottospecie endemiche di mammiferi, ad esempio lepre sarda e donnola sarda, così come gli anfibi raganella sarda e discoglosso sardo.
La terza Oasi è quella di Scivu: 600 ettari all’interno dei siti di interesse comunitario compresi tra Capo Pecora e Rio Scivu-Piscinas nel Comune di Arbus nel territorio del Medio Campidano. Una fascia che comprende la parte inferiore del sistema costiero di Piscinas, con dune alte e ricoperte dalla macchia mediterranea.

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