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Petrolio, la Total si ferma nei siti Unesco

L’UNESCO, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza, la cultura, ha annunciato oggi di aver ricevuto conferma scritta da parte della Total SA che questa fermerà ogni attività di prospezione petrolifera o di gas in aree naturali…

L’UNESCO, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza, la cultura, ha annunciato oggi di aver ricevuto conferma scritta da parte della Total SA che questa fermerà ogni attività di prospezione petrolifera o di gas in aree naturali riconosciute per il loro valore universale. Il gigante petrolifero francese dice che non condurrà  “alcuna estrazione di petrolio o di gas, né alcuna attività di esplorazione all’interno del perimetro delle aree naturali Patrimonio mondiale dell’Umanità”.

Una buona notizia, ma purtroppo le minacce del petrolio, del gas e delle attività minerarie in generale sono in aumento in queste aree, secondo una pubblicazione dell’UNESCO, e il WWF è in prima linea per fermare le trivellazioni nel Parco dei vulcani Virunga (Repubblica Democratica del Congo) dove vivono gli ultimi gorilla di montagna.

“Tra le aree Patrimonio Mondiale dell’Umanità vi sono alcuni dei più preziosi, e spesso fragili, luoghi selvaggi rimasti sulla Terra”, ha dichiarato Lasse Gustavsson, Direttore esecutivo di conservazione del WWF Internazionale. “Il WWF esorta i membri delle industrie estrattive, così come settori bancario e finanziario, a stare in difesa del Patrimonio Mondiale dell’Umanità, impegnandosi a rispettare la loro integrità”. 

La mossa di Total segue un impegno precedente di rimanere fuori del Parco Nazionale Virunga, anche se la società è ancora in funzione al di fuori dei confini del parco. Il Comitato UNESCO ha chiesto che tutti i permessi di estrazione idrocarburi in Virunga siano revocatI.

Ma purtroppo non basta. La londinese Soco International PLC ha in programma di iniziare test all’interno dell’area Patrimonio Mondiale dell’Umanità. La società stessa ha avvertito che le sue attività di esplorazione potrebbero portare alla perdita di habitat, malattie, inquinamento, contaminazione delle acque potabili, la perdita di posti di lavoro nel campo della pesca. Soco ha infatti continuato a insistere nelle sue attività, nonostante la ferma opposizione registrata in Europa e non solo. Il WWF ha presentato all’OCSE una denuncia contro la società per violazione dei diritti umani e delle leggi ambientali. 50.000 persone hanno già firmato la petizione WWF, che chiede alla Soco di fermare immediatamente le attività estrattive nel Parco dei Virunga, uno dei più antichi parchi nazionali africani e regno degli ultimi gorilla di montagna, firma anche tu la petizione

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