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I pandini WWF per un’asta solidale

I celebri pandini di cartapesta, che negli ultimi anni hanno animato i più importanti eventi WWF per richiamare l’attenzione sulla natura e i cambiamenti climatici stanno facendo innamorare grandi, piccoli e anche tante celebrities, da oggi al 6…

I celebri pandini di cartapesta, che negli ultimi anni hanno animato i più importanti eventi WWF per richiamare l’attenzione sulla natura e i cambiamenti climatici stanno facendo innamorare grandi, piccoli e anche tante celebrities, da oggi al 6 gennaio saranno sulla piattaforma di aste online CharityStars . Sarà  possibile aggiudicarsi alcuni esemplari unici dei celebri panda di cartapesta, simbolo dell’associazione e di tutte le specie a rischio da salvare, in un’edizione limitata, numerata e personalizzata da artisti naturalisti , tra cui Federico Gemma, ragazzi delle scuole d’arte. Per il Natale 2014 è in palio una limited edition di 9 pandini ‘firmati’ da personaggi amati dal grande pubblico come Fiorello, Paola Perego, lo chef Antonello Colonna, Sveva Sagramola, Paolo Conticini, Alexadra Dinu, attrice nota per la fiction Rosso San Valentino; tra le firme note anche Donatella Bianchi e Fulco Pratesi, rispettivamente la Presidente e il Presidente onorario del WWF Italia. Tutti hanno deciso di sposare la campagna WWF per un Natale che aiuti il pianeta e la natura a rischio. Ogni pandino è rigorosamente numerato. Il ‘simbolo’ del WWF diventa così un regalo esemplare per Natale: la base d’asta  per aggiudicarsi uno dei simboli di WWF,  ideale per un regalo di Natale solidale, è di 50 euro.

I pandini sono ecologici, 100% materiale recuperato dai magazine WWF usati e rigorosamente numerati poiché non ne esistono altri uguali. Sono realizzati in cartapesta, modellati e rifiniti a mano grazie alla collaborazione di Alisea e “Le Botteghe della Cartapesta”, cooperativa sociale che ha come scopo primario l’integrazione delle persone con disabilità. Alcuni dei panda firmati dalle celebrities sono stati dipinti dai ragazzi del liceo artistico ex De Chirico di Roma. I ricavati dell’asta sosterranno i progetti del WWF e la sua incessante azione di tutela della natura, per garantire la sopravvivenza di specie simbolo come il lupo, l’orso bruno, la tigre, e la vitalità di ambienti naturali che sono alla base della nostra vita e del futuro del pianeta.

1.600 pandini per un mondo migliore
Era il 1961 quando un pubblicitario, un professore, un avvocato, un pittore e un ornitologo fondarono il World Wildlife Fund. La loro missione era difendere la natura e, come ogni missione che si rispetti, aveva bisogno di un simbolo così semplice e potente da arrivare ovunque. Quel simbolo non poteva che essere il panda: un animale bellissimo, nero su bianco come un progetto, che con il suo sguardo intenso è riuscito, nel tempo, a catturare l’attenzione internazionale e conquistare tutti. Sono passati più di cinquant’anni da allora e il WWF lotta ancora contro una deriva ambientale sempre più difficile da arginare. Il panda – segno inconfondibile di tante battaglie vinte – esiste ancora, ma la sua estinzione è vicina. Ne rimangono soltanto 1.600 esemplari in tutto pianeta: un numero che fa paura, ma che è anche una certezza da cui partire per sensibilizzare la popolazione mondiale sul tema delle specie in pericolo.

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