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La dichiarazione per il futuro della piccola pesca

Il WWF lancia la dichiarazione congiunta per il futuro della piccola pesca in Italia rivolta a Istituzioni e consumatori

21 novembre, Giornata mondiale della Pesca

Per salvaguardare le risorse marine e creare sistemi alimentari più sostenibili, è indispensabile  lavorare insieme ai pescatori artigianali affinché la piccola pesca sopravviva alla crisi che sta affrontando e individuare insieme soluzioni volte a ripristinare il giusto equilibrio tra mare e uso sostenibile delle risorse.

Piccola Pesca
Egadi, Favignana, Italy. fishermen whilw fixing the net

È urgente un impegno collettivo attraverso il quale poter veramente raggiungere una vittoria per l’ambiente e per il settore della piccola pesca nel Mediterraneo che da sola costituisce l’83% delle flotte totali, con circa 127 mila addetti. Tutte attività di origine familiare che sostengono intere comunità e paesi e che possono essere condotte nel rispetto della sostenibilità.

Questa la sintesi della Dichiarazione congiunta per il futuro della piccola pesca in Italia, lanciata in occasione della Giornata mondiale della Pesca e rivolta a decisori politici e consumatori, stilata nell’ultimo dei numerosi eventi promossi dal WWF per onorare  lo spirito dell’Anno Internazionale della Piccola Pesca e dell’Acquacoltura (IYAFA2022), dichiarato dalle Nazioni Unite. Nei giorni scorsi, infatti, il WWF ha riunito i pescatori artigianali provenienti da varie regioni italiane, associazioni di categoria, gestori di Aree Marine Protette, ricercatori, ristoratori per discutere del futuro della piccola pesca in Italia.

  • Il futuro della piccola pesca in Italia
    Il futuro della piccola pesca in Italia

    Leggi il comunicato stampa completo e sfoglia la Dichiarazione congiunta per il futuro della piccola pesca in Italia, lanciata in occasione della Giornata mondiale della Pesca e rivolta a decisori politici e consumatori

Collaborazione, condivisione e cogestione puntando sui giovani

Parola chiave evidenziata nella Dichiarazione è “giovani”, a testimonianza della preoccupazione, non solo dei pescatori ma della platea coinvolta nella riunione, di perdere uno dei mestieri più antichi della nostra storia, ma anche della necessità di rendere questo lavoro più dignitoso e attrattivo per le nuove generazioni. Per fare questo sarà importante renderlo più sostenibile ed efficace, affinché possa essere svolto nella piena legalità e rispetto delle risorse ittiche, della stagionalità e dei periodi riproduttivi, efficace perché si possa ridurre la pressione di pesca, passare meno tempo in mare, usare meno attrezzi, e guadagnare di più – attraverso migliori catture e migliori  vendite.

Per raggiungere questa visione sono fondamentali collaborazione, condivisione e cogestione. I pescatori, e tutti gli altri attori coinvolti nel mondo della piccola pesca, riconoscono l’importanza della cogestione come approccio e strumento gestionale che permette di trovare soluzioni condivise per rendere la pesca più sostenibile. Solo se seduti ai tavoli decisionali i pescatori artigianali potranno diventare veri guardiani del mare, che integrano le proprie conoscenze con il sapere scientifico, e identificano insieme a ricercatori, società civile e autorità le misure di gestione della pesca più adeguate alle specificità locali, sempre nel rispetto delle normative nazionali.

Le parole chiave discusse sono già trattate in un documento importantissimo siglato dall’Italia e dagli altri Paesi mediterranei nel 2018 e che deve essere implementato entro il 2028: il Piano d’Azione Regionale per la Piccola Pesca in Mediterraneo (RPOA-SSF). Il piano è un impegno politico, rinnovato con una risoluzione adottata dai Paesi mediterranei e dall’UE  la scorsa settimana durante la 43° riunione della Commissione Generale per la Pesca in Mediterraneo della FAO approvata la scorsa settimana,  ma anche un piano d’azione che identifica azioni necessarie per garantire una  una piccola pesca più sostenibile entro il 2028.

L’incontro a Roma sulla piccola pesca

La rappresentanza di attori della piccola pesca riunitasi l’8 novembre a Roma chiede alle istituzioni di dare piena implementazione in Italia alle azioni inserite nel piano, istituendo  un tavolo ministeriale permanente sul RPOA-SSF. Obiettivo: trasformare questo pezzo di carta in realtà.

Riunione piccola pesca
Riunione a Roma con alcuni pescatori artigianali lo scorso 8 novembre

Il corto “Mare Dolce”

Sfide e opportunità sono le parole chiave del film “corto” di WWF Italia ‘MareDolce’ che per tutto il 2022 è stato girato in 3 importanti siti di piccola pesca in Italia ed è stato di recente promosso nell’ambito del MedFilm Festival a Roma. Il regista, Christian Mantuano, ha seguito Peppe, Antonio, Stefania e Giuseppe, narratori del documentario, ascoltando le loro storie e mostrando la quotidianità di questo mestiere. Il filo conduttore è la volontà dei pescatori di investire in soluzioni alternative per una piccola pesca più sostenibile mettendo in luce il confronto tra generazioni.

Il documentario “Mare Dolce”

Gli eventi del WWF per l’anno internazionale della piccola pesca

Sono stati numerosi, nel corso del 2022, gli eventi pubblici, le manifestazioni culturali e gli incontri che hanno permesso di parlare degli importanti risultati raggiunti nel percorso verso una maggiore sostenibilità della piccola pesca e dare visibilità agli uomini e donne di un mondo spesso dimenticato con i quali lavora da più di 5 anni nell’ambito del progetto “Pescare oggi per domani”.

  • Gli eventi del WWF per l'anno Internazionale della pesca
    Gli eventi del WWF per l'anno Internazionale della pesca

    Leggi il comunicato stampa completo e scopri di più sugli appuntamenti WWF dedicati alla piccola pesca

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