In "punta di piedi", Convivere con la natura.

I crimini di natura minacciano la biodiversità, l’economia e la salute di tutti. Ognuno di noi può contribuire ad evitare che questi criminali saccheggino la nostra più grande ricchezza, scopriamo insieme come!

I crimini di natura sono una piaga che minaccia la biodiversità, e l’economia e la salute di tutti. Ognuno di noi può contribuire ad evitare che questi criminali saccheggino la nostra più grande ricchezza, semplicemente, adottando comportamenti rispettosi delle regole di convivenza con la natura e le specie che la popolano, entrandovi in ‘punta di piedi’. Ecco qualche consiglio che potete seguire nelle vostre escursioni e non solo!

non lasciare cibo durante la tua escursione.

Potrebbe attirare predatori come orsi, lupi, volpi rendendo questi animali troppo confidenti con l’essere umano non più visto come una potenziale minaccia ma come una facile fonte di cibo. Mantenere la giusta distanza tra noi e LORO è un’assicurazione sulla loro e nostra sicurezza.

velocità killer!

Gli impatti con i mezzi di trasporto lungo le strade che attraversano aree naturali sono una delle cause di mortalità più importanti per molte specie animali. Inoltre gli incidenti rappresentano un rischio anche per la nostra incolumità. Rispetta i limiti di velocità, soprattutto nelle ore notturne. In alcuni parchi abbiamo installato speciali segnaletiche insieme a dissuasori ottici per aiutare gli animali a non frequentare le strade più pericolose.

occhio e orecchio agli spari!

I periodi in cui i cacciatori hanno il permesso di sparare sono stabiliti dalla legge. Solitamente la caccia si chiude il 31 gennaio (salvo alcune limitate eccezioni) e anche in periodi di caccia aperta è vietato sparare nei giorni di martedì e venerdì (silenzio venatorio). Se nei periodi di silenzio venatorio e senti degli spari avverti subito le forze di polizia o le guardie volontarie WWF Italia indicando con precisione l’area in cui ti trovi.

richiami acustici.

Quella dei richiami acustici per gli uccelli è una pratica molto utilizzata dai bracconieri e dai cacciatori di frodo per attirare e catturare facilmente con reti, trappole o fucili numerose specie come le quaglie o le allodole o le anatre. Anche se ne è vietato l’utilizzo durante la caccia, questi strumenti possono essere liberamente venduti (anche dai negozi specializzati in articoli per la caccia) e detenuti. Se senti dei versi di uccelli molto ripetuti uguali in un bosco o in campagna, soprattutto nelle ore notturne, prova a rintracciare il punto da cui provengono e segnalalo subito alle forze di polizia o alle guardie volontarie WWF Italia.

detenzione di animali selvatici, no grazie!

Gli animali selvatici sono patrimonio dello Stato ed è vietato detenerli salvo casi particolari. Se ti capita di vedere animali come i cardellini, i merli, i ricci, i rapaci diurni e notturni, le volpi o altri animali selvatici, anche esotici (come i pappagalli o i rettili) detenuti da privati, segnalalo alle autorità affinché verifichino che chi li detiene sia autorizzato a farlo.

fiere e mercatini.

Durante le fiere o i mercatini può accadere di imbattersi in qualcuno che mette in vendita animali selvatici vivi o imbalsamati. In questi casi non acquistare, nemmeno con l’intento di sottrarre gli animali a chi li detiene per salvarli. Questo gesto può contribuire a stimolare il venditore a continuare con queste attività. E’ inoltre importante chiedere l’intervento delle autorità affinché possano verificare la legittimità di queste vendite.

vendite online.

Le vendite online di animali selvatici protetti o di strumenti di cattura vietati sono molto frequenti. Se dovessi imbatterti in siti, pagine social o messaggi whatsapp che praticano questo tipo di vendite, acquisisci maggiori prove possibili, ad esempio salvando la pagina con le sue informazioni, e segnala tutto alle autorità (ad esempio ai Carabinieri CITES).

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