microplastiche, no grazie!

Scopriamo insieme come possiamo evitare le microplastiche nella vita di tutti i giorni.

La distribuzione e l’abbondanza di macro e microplastiche nel mondo sono così estese che molti scienziati le usano come indicatori chiave del periodo recente e contemporaneo definendo una nuova epoca storica: il Plasticene. Scopriamo insieme come possiamo evitare le microplastiche nella vita di tutti i giorni.

food

attenzione ai contenitori.

Quant’è comodo e veloce cuocere nel microonde, ma attenzione al contenitore! Non cuocere nel microonde cibi in imballaggi di plastica. I contenitori per alimenti in plastica (es. ciotole, sacchetti per il riso o per popcorn) con alte temperature possono rilasciare microplastiche e le sostanze chimiche di cui sono fatte.

dal rubinetto.

Meglio bere l’acqua del rubinetto evitando di comprare l’acqua in bottiglie di plastica. Le bottiglie di plastica possono rilasciare fino a 1000 microplastiche per litro durante 100 cicli di apertura/chiusura del tappo!

no al monouso!

Evita i bicchieri monouso da asporto in plastica o polistirolo, soprattutto per bevande calde, meglio usare contenitori di vetro o metallo riutilizzabili. Lo sapevi che durante il tempo necessario per bere un caffè (15 min) lo strato interno di plastica del bicchiere può rilasciare fino a 25mila microplastiche?

takeaway.

Ordini il pranzo o la cena takeaway? Prediligi i ristoratori che usano contenitori in carta o ancora meglio se hai un posto di fiducia, chiedi di riempire il tuo contenitore in vetro. Un pasto settimanale da asporto contenuto in vaschette di plastica può comportare l’ingestione fino a 18.500 microplastiche all’anno!

Plastica o vetro?

Plastica o vetro: quale contenitore per alimenti è il migliore? Conserva il cibo prioritariamente in contenitori di vetro perché è sicuro in quanto non rilascia contaminanti. I contenitori in plastica a contatto diretto con gli alimenti possono rilasciare fino a 710 microplastiche e diverse sostanze chimiche soprattutto quando subiscono shock termini ossia quando cibo che contengono è caldo, quando vengono scaldati o usati nel freezer.

tè al posto del caffè.

Il tè è un’ottima alternativa al caffè la mattina o un piacevole momento di relax il pomeriggio, ma senza microplastiche! Le bustine di tè sono sempre più spesso realizzate in nylon, che è una plastica. Una singola bustina di tè in plastica alla temperatura di infusione (95°C) può rilasciare circa 11,6 miliardi di microplastiche nella tua tazza. Meglio quindi, comprare del tè sfuso o in alternativa accertarsi che le bustine siano realizzate in carta.  

sale? si, ma poco.

Sale? Poco è meglio non solo per l’ipertensione ma anche perché il sale marino, di lago o di roccia che utilizziamo per cucinare e condire può contenere fino a 681 microplastiche per chilo!

crostacei e molluschi.

Limita il consumo di crostacei e molluschi. Possiamo ingerire circa 53mila microplastiche all’anno dai “frutti di mare” (fino a 27mila microplastiche dai molluschi, fino a 17mila dai crostacei e fino a 8mila dai pesci).

conservare il cibo.

Conservare bene il cibo è importante per limitare gli sprechi, ma esistono molte alternative alla pellicola monouso, come ad esempio gli involucri in cotone e cera d’api riutilizzabili, oppure i tappi adattabili in silicone riutilizzabili. Il cellophane delle pellicole rappresenta il 52% delle microplastiche ingerite dai delfini in mare e il 58% negli estuari dei fiumi, perché gli ambienti costieri e il mare sono i collettori finali di tutto ciò che viene disperso a terra e nei fiumi, compresa la plastica.

si allo sfuso!

Mangia più cibo sfuso ed evita dove possibile quello confezionato. Lo sapevi che anche semplici gesti come aprire una confezione con le forbici o con le mani, stappare una bottiglia, sciogliere un nodo dai nastri o anche stropicciare una bustina possono generare microplastiche che finiscono poi nel nostro cibo?

e di stagione!

Mangia cibo di stagione e limita i prodotti coltivati in serra. I teli di plastica per le serre esposti a sole, vento e acqua possono rilasciare microplastiche e sostanze nocive, come gli ftalati, nella frutta e verdura coltivata all’interno.

Cocktails on the rocks!

Cocktails on the rocks sì ma senza plastica. Lo sapevi che i sacchetti in plastica per cubetti di ghiaccio possono rilasciare microplastiche nei cubetti? Meglio fare il ghiaccio nei contenitori di metallo o in silicone.

no alle gomme.

Non mangiare le gomme da masticare, meglio una caramella, una stecca di liquirizia, una foglia di menta o un pezzetto di zenzero per rinfrescare l’alito e dare sollievo alla gola. Le gomme da masticare sono il secondo rifiuto più comune al mondo, sono fatte degli stessi polimeri di plastica di che si trovano negli pneumatici delle auto e nelle bottiglie di plastica e una volta gettate via possono raggiungere gli oceani, dove vengono ingerite dai pesci.

casa

polvere da incubo.

Polvere che fastidio! Spolverare e aspirare regolarmente la casa è importante non solo per avere una casa pulita, ma anche per ridurre la nostra esposizione alle microplastiche. Lo sapevi che la maggior parte dei granelli di polvere nelle nostre case sono microplastiche che possono entrare nei polmoni?

moquette e tappeti.

Per la moquette o i tappeti scegli fibre naturali come pura lana, cotone o juta. I tappeti contribuiscono in modo significativo alla contaminazione dell’aria in casa: camminarci sopra provoca attrito e, poiché sono realizzati in materiali sintetici, rilasciano microfibre di plastica.

brillante si, inquinante no!

Una cucina pulita e brillante è importante per cucinare meglio e in sicurezza, ma senza inquinare le nostre acque. Le spugne e le pezzette con cui laviamo i piatti e puliamo casa sono realizzate con materiali plastici come poliestere e nylon che rilasciano microplastiche ad ogni lavaggio, finendo nello scarico e poi nel mare, dove vengono ingeriti dagli organismi. Prediligi spugne e pezzette fatte in materiali naturali per lavare i piatti e pulire casa, come ad esempio spugne di luffa ricavata dal frutto di una pianta appartenente alla famiglia delle cucurbitacee come la zucca, che possiamo coltivare anche in giardino; spugne in lolla di cocco, cioè l’esterno delle noci di cocco essiccate, che invece di essere un rifiuto trova una seconda vita; spugne in cellulosa e fibra di sisal ricavata dalle foglie dell’agave sisalana, una pianta grassa originaria del Messico ma che è presente anche nell’Europa Mediterranea.

nuovo bucato!

Cambia la tua routine del bucato: meglio lavare di meno e fare lavatrici a pieno carico, a basse temperature, con bassa centrifuga e lasciare asciugare i panni all’aria. Infatti, il lavaggio ad alte temperature, centrifughe e con l’asciugatrice rovinano i capi e determina il rilascio fino a 1 milione di microfibre ogni lavaggio.

attenzione alle etichette.

Impara a leggere le etichette e cerca di evitare i prodotti che contengono microplastiche. I comuni detersivi per la casa spesso contengono microplastiche che vengono aggiunte di proposito nella formula come agenti abrasivi o per controllare l’aspetto e la stabilità di un prodotto. Di solito hanno nomi come butylene, ethylene, styrene, polyethylene, nylon o polyurethane ecc. Scegli detersivi ecologici per la casa realizzati con materie prime di origine vegetale. Ti stupirà vedere quanto è efficace il potere pulente della natura!

usura degli attrezzi.

Per ridurre l’usura degli attrezzi da cucina in plastica ed evitare che rilascino microplastiche, meglio non lavare piatti, bicchieri, posate e i contenitori di plastica in lavastoviglie. Il lavaggio ad alte temperature e ripetuto può deteriorare la plastica di cui sono fatti e determinare il rilascio di microplastiche, che finiscono nello scarico assieme alle sostanze chimiche di cui sono fatte e possono essere ingerite dagli organismi acquatici.

Persona

make-up “glietterato”.

Lo sapevi che i glitter nel tuo make-up sono microplastiche? Molti trucchi cosiddetti leave-on (come fondotinta, eyeliner, mascara, rossetti, ombretti, deodoranti, lozioni per il corpo e smalti per unghie) li contengono per donare luminosità, per promuovere una sensazione setosa e per controllare l’effetto opacizzante. Ma quando poi ti lavi il viso e il corpo finiscono nello scarico e da lì nell’ambiente, dove vengono ingeriti dagli organismi acquatici filtratori che non li possono distinguere dalle particelle di cibo. I glitter possono farti brillare per qualche ora o al massimo qualche giorno ma nell’ambiente dureranno molto più a lungo. Dopo un singolo utilizzo, migliaia di pezzi di glitter possono passare nelle acque o nel suolo e accumularsi nell’ambiente, e quei pezzi di glitter rimarranno intatti li per secoli.

outfit sostenibili.

Vestire con stile si, ma naturale. Lo sapevi che i tessuti come poliestere, poliammide/nylon, acrilico, elastane sono plastica? Significa che siamo praticamente vestiti di plastica: dalle sneakers ai giubbotti imbottiti, dalla biancheria intima ai costumi. Ogni anno negli oceani finiscono mezzo milione di tonnellate di microfibre di plastica a causa del lavaggio di tessuti sintetici: una quantità pari a oltre 50 miliardi di bottiglie di plastica! Questo perché le microfibre non vengono efficacemente trattenute dagli impianti di trattamento delle acque reflue. Acquista meno vestiti e prediligi tessuti naturali. La moda è temporanea, ma le plastiche no.

no alle spugne in plastica!

Molti hanno l’abitudine di utilizzare la spugna mentre fanno la doccia o un bagno caldo. Le spugne, infatti, oltre a regalare alla tua pelle un piacevole massaggio, possono essere molto utili perché hanno un’azione esfoliante e stimolano la circolazione del sangue, rendendo generalmente più bella la tua pelle. Usa il guanto di crine o una spugna di luffa al posto della spugna in plastica quando ti fai la doccia. A differenza delle spugne di plastica, le spugne naturali sono più forti di quelle a base di prodotti petroliferi e sono biodegradabili, quindi non rilasciano microplastiche, ma sono più delicate. Così puoi prenderti cura della tua pelle del tuo corpo in modo sostenibile e senza il rischio di irritazioni e allergeni.

salviette struccanti.

Lo sapevi che le salviettine struccanti, nonostante sembrino fatte in tessuto, sono in realtà realizzate con un mix di plastica e materiali sintetici di difficile smaltimento, come tensioattivi, alcol, profumi sintetici o derivati del petrolio? Quindi se le usi e poi le butti nel gabinetto milioni di microfibre sintetiche e sostanze chimiche finiranno poi nel mare! Usa salviettine umidificate riutilizzabili di cotone biologico oppure scegli quelle biodegradabili ma buttale nel secchio.

creme solari.

Protezione di plastica. Sapevi che ci possono essere fino a 100 mila miliardi di microplastiche in una bottiglia di crema solare? Queste agiscono come leganti, controllano la viscosità, l’aspetto e la stabilità di un prodotto, per dare una consistenza piacevole al tatto e assicurare una lunga durata. Ma purtroppo quando ti fai il bagno al mare o la doccia queste plastiche finiscono nell’acqua dove sono molto persistente e tossico per la vita acquatica. Scegli creme solari con filtri UV naturali, così puoi abbronzarti senza causare danni ai pesci e ai coralli.

sorrisi pericolosi.

Un sorriso e una pelle belli e giovani sì ma non di plastica. Lo sapevi che ogni volta che usi una crema antirughe potresti mettere 90mila microplastiche sul tuo viso? Gli effetti di questa esposizione massiccia alle microplastiche a livello cutaneo sono ancora sconosciuti, ma potrebbero passare la barriera cutanea e finire in altri tessuti. Meglio usare creme antirughe naturali: esistono molte alternative naturali per ottenere effetti simili ai prodotti che usano ingredienti sintetici, senza correre rischi imprevisti.

assorbenti in plastica.

Scegli assorbenti riutilizzabili oppure tamponi e pannolini in cotone biologico compostabili, ma poi buttali nel cestino! I classici assorbenti, infatti, oltre a contenere un’alta percentuale di plastica (che li rende praticamente impossibili da riciclare), contengono anche ingredienti aggressivi sulla pelle, come sbiancanti, profumi e sostanze assorbenti. Possono quindi rilasciare microplastiche nel mare e creare spiacevoli irritazioni alla pelle.

Bambini

no ai biberon di plastica.

Evita di usare biberon in plastica, meglio il vetro. Lo sapevi che il biberon può rilasciare fino a 1000 microplastiche per L durante 100 cicli di apertura/chiusura e che con il calore può rilasciare sostanze nocive che costituiscono la plastica?

bavaglini e stoviglie.

Molti ciucci, bavaglini, posate e stoviglie per bambini sono di plastica così i neonati e bambini sono almeno 10 volte più esposti alle microplastiche rispetto agli adulti. Ma le plastiche possono rilasciare sostanze nocive con l’usura che sono dannose per il neurosviluppo dei bambini. Meglio usare ciucci, tettarelle per biberon e set per la pappa naturali senza plastica.

giocattoli plasticfree

Orsacchiotti, guerrieri, fate, automobili, robot sono spesso giocattoli fatti di plastica che, attraverso l’attrito, il calore o la luce, rilasciano microplastiche e i loro additivi chimici direttamente sulle mani e sulla bocca di neonati e bambini, soprattutto gli animali di peluche. Meglio scegliere giocattoli fatti con materiali naturali, senza plastica, come legno, gomma di caucciù.

trasporti

pneumatici pericolosi.

Lo sapevi che gli pneumatici, infatti, sono tra i rifiuti di plastica maggiormente presenti sul fondo del mare e tra le principali fonti di microplastiche in tutto il mondo? Mentre guidiamo, l’abrasione fa sì che si rompano minuscoli pezzettini di gomma: i fuoristrada, ad esempio, perdono circa un chilo di gomma nel corso della loro vita utile (6 anni in media). Guida di meno, meglio fare una passeggiata a piedi o in bicicletta, così inquini meno e fai pure un po’ di esercizio. E per i più pigri meglio utilizzare i trasporti pubblici e le infrastrutture ferroviarie.

e in occasioni speciali?

addobbi scintillanti!

Per dare un tocco brillante e colorato alle tue feste meglio usare coriandoli e addobbi di carta certificata FSC. Le bombe di glitter, riso finto, coriandoli o cartoline glitterate sono fatti di plastica e alluminio e una volta sparse in giro rimangono nell’ambiente per sempre e possono essere ingeriti dagli organismi acquatici. Scegli alternative naturali per colorare le tue feste di così potrei goderti i festeggiamenti senza preoccuparti dell’impatto ambientale. La natura è piena di colori!

attenzioni ai palloncini.

I palloncini sono divertenti durante le feste per giocare ai gavettoni oppure vederli volare in aria ma per gli animali è un incubo! I palloncini sono fatti di plastica riempiti di elio e viaggiano per centinaia o addirittura migliaia di chilometri per poi atterrare come rifiuti su spiagge, fiumi, laghi, oceani, foreste e altre aree naturali, dove si frammentano lentamente, ma non si degradano mai! Gli animali possono spaventarsi nel vedere i palloncini che scoppiano e cadono in frammenti, oppure possono ingerirli per sbaglio e rimanere aggrovigliati nei lunghi nastri che legavano i palloncini. Scegli dei coriandoli di carta certificata FSC per abbellire le tue feste, per divertirti senza disturbare gli animali.

eventi speciali.

Spesso un evento speciale come il matrimonio, il battesimo o la laurea può essere bello da addolcire con dei confetti, oppure da profumare con dei semi da piantare e far fiorire, ma non per forza dobbiamo usare bomboniere in plastica. Lo sapevi che con il calore e la luce del sole le confezioni di plastica possono rilasciare microplastiche e sostanze nocive nei tuoi confetti oltre che squagliarli? Possiamo scegliere delle bomboniere ecologiche utilizzando dei semplici sacchetti in cotone o juta chiusi con dei nastri colorati per regalare i confetti o distribuire i semi, oppure delle bustine in carta riciclata fatta a mano.

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