Quanto è stato perso
Come in un puzzle a cui vengono a mancare alcuni pezzi, anche in questo caso le singole ma fondamentali componenti vengono perse, e l'ecosistema perde la sua capacità di riprendersi da un disturbo.
Una perdita senza precedenti
La perdita di biodiversità causata dall'uomo e dalle attività dell'uomo tendono ad avere effetti di lunga durata, e spesso permanenti, sugli ecosistemi.
Gli umani, i loro raccolti e i loro animali da cibo occupano una quota crescente dell'area terrestre della Terra:
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Il 75% dell'ambiente terrestre e circa il 66% dell'ambiente marino sono stati modificati in modo significativo
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la metà della terra abitabile del mondo (circa 51 milioni di km quadrati) è stata convertita in agricoltura
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circa il 77% dei terreni agricoli (circa 40 milioni di km quadrati) è utilizzato per il pascolo da bovini, ovini, caprini e altri animali
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più di un terzo della superficie terrestre del mondo e quasi il 75% delle risorse di acqua dolce sono ora destinate alla produzione di colture o bestiame
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le emissioni di gas serra che sono raddoppiate, provocando un aumento delle temperature medie globali di un grado 1°C
Quella a cui stiamo assistendo oggi è ormai considerata unanimemente dagli scienziati la sesta estinzione di massa, a causa del tasso di estinzione così accelerato da provocare l’attuale vertiginoso declino della biodiversità.
Specie a rischio

Ad essere minacciati a livello globale sono:
- il 41% delle specie di Anfibi
- il 13% delle specie di Uccelli
- il 7% delle specie di Pesci ossei
- il 25% delle specie di Mammiferi
- il 19% delle specie di Rettili
La situazione non è migliore per le piante. A rischio sono il 36% delle Dicotiledoni, il 17% delle Monocotiledoni, il 40% delle Gimnosperme (Conifere e altri gruppi) ed il 16% delle Pteridofite (Felci).
Perdita di Habitat
Ancora peggiore la situazione delle zone umide, di cui si stima abbiamo perso circa l’87% dal 1700 ad oggi.
Negli ultimi 20 anni l'Artico ha visto grandi trasformazioni nei suoi habitat, soprattutto a causa dei cambiamenti climatici. Le aree ricoperte da ghiacciai stanno diminuendo, lasciando spazio a zone acquitrinose e paludi (in aumento del 19%). In queste aree le foreste stanno sostituendo un habitat unico come la tundra, che si è ridotta del 91%.